
Poggio Rosso si trova sul lato di sinistra del Singerna, accanto alla collina di Fungaia. Ha un paesaggio particolare, molto meno rigoglioso del resto del territorio di Caprese, che a tratti si presenta quasi “lunare”, con le rocce che affiorano in superficie e la vegetazione rada e sparsa. Sicuramente non c'è la presenza dell'uomo: si tratta di una riserva naturale statale ed infatti molti degli alberi che vi sono (soprattutto cipressi dell'Arizona) sono stati piantati, con un programma di rimboschimento, dalla Forestale.
Poggio Rosso può essere raggiunto da nord, dalla zona di San Casciano (in questo caso con una comoda via sterrata) o da sud, attraverso un sentiero CAI. Partendo dalla località di Gamboli, nei pressi di Manzi, il sentiero ripercorre un'antica strada romana, della quale si intravede ancora il selciato: si tratta della Via Ariminiensis (via Riminese) che collegava, da ovest a est, Arezzo con Rimini. Passava da Poggio Rosso e valicava l'Appennino attraverso il passo di Via Maior (Via Maggiore, l'attuale Viamaggio), per poi proseguire lungo il corso del Marecchia. Giunti nei pressi della località di Ontaneto si attraversa il Singerna incontrando subito dopo le rovine dell'antico Mulino di Fungaia, abbandonato da decenni. E' l'ultima costruzione che si incontra. Poggio Rosso, oltreché per il paesaggio naturale particolare e inconsueto, offre uno splendido panorama verso la sponda destra del Singerna, dai Monti Rognosi a Caprese, il tutto sovrastato dalla mole boscosa dell'Alpe della Faggeta. Ma il luogo presenta anche un'altra particolarità: la cosiddetta “Acqua Puzza”. Dal sottosuolo, infatti, fuoriescono dei gas tra i quali vi è lo zolfo (che dà appunto la sensazione di cattivo odore). Nelle tre cavità da cui fuoriscono i gas, però, ristagna l'acqua piovana che, quindi, ribolle continuamente, pur essendo a temperatura ambiente. Vi sono pertanto, nell'ambito della riserva, tre polle di “Acqua Puzza”. Una volta il fango di queste polle veniva usato per curare i reumatismi. Se il tempo era particolarmente siccitoso e pertanto le polle erano asciutte bastava portare con sé dell'acqua: appena gettata là dove esce il gas iniziava a ribollire e quindi formava del nuovo fango da applicare.