Vie per l'Eremo della Casella

L'eremo, con la sua chiesa, sorge a sulla cima del Monte Foresto, a circa 1300 di altezza e può essere raggiunto da due strade alternative in poco più di un'ora di cammino: una sale dal paese di Fragaiolo, l'altra dalla zona di Sovaggio (Muggibiano).
La prima, sebbene sia più ripida, e comunque sterrata, è percorribile anche con le auto; circa 500 metri prima del santuario, però, si deve lasciarle per rispetto del luogo.
Sin dall'altezza di Fragaiolo la strada si inoltra tra gli splendidi castagneti che ombreggiano il percoso. Fra questi, sparse nel bosco, si notano delle antiche costruzioni in pietra murate con la terra: sono i seccatoi per le castagne, che risalgono addirittura al Medioevo. Alcuni sono abbandonati ed in rovina, altri vengono tuttora utilizzati, durante la castagnatura, come riparo o come depositi degli attrezzi. Una volta, per circa un mese, vi venivano seccate le castagne: doveva esservi tenuto costantemente acceso un fuoco che facesse molto fumo, ma senza le fiamme. Salendo sempre di più i castagni cedono il posto ai fittissimi faggi, che accompagnano fin sulla cima dove, intorno al piccolo e solitario santuario, si stende un vasto prato.
La via che sale da Sovaggio, per quanto più sconnessa, è molto meno ripida. Non si addentra nel bosco fitto come quella di Fragaiolo ma si apre ad ampi panorami, sia verso la Valtiberina che verso il Casentino. Nel suo primo tratto il paesaggio è quello della brughiera: grandi massi, erba e arbusti. Mano a mano che si sale il percorso è scandito da delle grandi croci di legno che ricordano la sua sacralità legata a San Francesco: la croce del Varco, la croce della Malcima e, nel grande prato sulla cima, la croce della Casella.