Sicuramente il modo migliore per assoporare “la Piccola Valle di Dio” è quello di camminare, senza fretta, lungo i numerosi sentieri e strade che la percorrono, inoltrandosi tra i boschi. I boschi di Caprese non sono delle foreste selvagge ma, da secoli, sono stati frequentati e vissuti dalla popolazione del luogo, che vi ha lasciato i segni di questa antropizzazione: antiche vie selciate, seccatoi per le castagne, rifugi per i boscaioli, chiese e santuari. Muniti di una carta dei sentieri si possono compiere numerose escursioni, a piedi o in mountain bike, o anche semplici passeggiate, tra i boschi. Pur nella sua varietà di scenari, infatti, il territorio di Caprese non è molto grande (66 kmq.) e, pertanto, quasi tutti gli itinerari possono essere percorsi in mezza giornata o anche poche ore. I sentieri o le antiche strade che si inoltrano nella foresta, poi, partono direttamente dalle principali località come Manzi, Caroni, San Polo, Ponte Singerna, Lama e le sopra nominate Fragaiolo e Samprocino.

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